Basta finanziare la deforestazione!

Mobilitiamoci insieme per lottare contro la deforestazione spingendo i leader politici, in Italia e in Europa, a impegnarsi davvero per la protezione di tutti gli ecosistemi naturali, come foreste, savane o zone umide.
Firma questa petizione per aggiungere la tua voce allanostra!

FERMA LA DEFORESTAZIONE!

Unisciti a noi per fare pressione sull’Unione Europea.

FIRMA LA PETIZIONE.

Le foreste sono essenziali per l’equilibrio globale, aiutano a combattere il cambiamento climatico e proteggono una biodiversità preziosissima. Ma stanno scomparendo ad un ritmo vertiginoso: ogni due secondi scompare l’equivalente di un campo di calcio, fatto di foreste.

Questa distruzione inarrestabile è dovuta soprattutto all’agricoltura industriale che, da sola, è responsabile di quasi l’88% della deforestazione globale. Soia, olio di palma, cacao e altre materie prime: produzione di cibo che divora le foreste.

La responsabilità è di enormi multinazionali che estraggono, producono e commercializzano materie prime a livello globale: come JBS, Marfrig, Bunge, Cargill e Sinar Mas.

Anche la crescente richiesta di cartone per imballaggi, spinta dal settore dell’e-commerce, e la produzione di mobili a basso costo, sono importanti cause di distruzione delle foreste, in particolare quelle europee.

Dobbiamo fermare tutto questo, unisciti a noi firmando questa petizione.


Miliardi di dollari a chi devasta
la natura e il clima


Da anni l’Europa è complice nell’importazione di prodotti e materie prime legate alle deforestazione. Non solo la carne, ma anche la soia (le cui piantagioni stanno devastando il Sud America) destinata all’alimentazione di bestiame spesso rinchiuso negli allevamenti intensivi.

Anche il settore finanziario è complice: dal 2015, anno dell’Accordo sul clima di Parigi, le istituzioni finanziarie con sede in Europa - comprese alcune italiane come Unicredit e Intesa Sanpaolo - tramite crediti e investimenti, hanno finanziato società leader in settori legati alla distruzione degli ecosistemi, come ad esempio quelli lattiero-caseario, della mangimistica o dei biocarburanti.

I finanziamenti sono andati a società come JBS, Cargill, Sinar Mas e altri giganti del commercio internazionale di materie prime, con noti legami diretti o indiretti con recenti casi di deforestazione in Sud America e nel Sud-Est asiatico.

Il 2025 sarà un anno cruciale per le foreste e il clima

Nel maggio 2023 l’Unione Europea ha fatto un primo importante passo avanti per combattere la deforestazione adottando l’European Deforestation Regulation (EUDR). Questo è stato un importante passo avanti per affrontare le responsabilità dell'Ue e ridurre l'impatto dei consumi europei sulla deforestazione, ma non è ancora abbastanza.

L'EUDR infatti si applica solo a sette materie prime (carne bovina, soia, caffè, cacao, olio di palma, gomma, legno/cellulosa) e relativi prodotti derivati. E non include la salvaguardia di ecosistemi vitali come savane e zone umide, lasciando il rischio che le pratiche agricole distruttive continuino ad essere portate avanti nelle zone non contemplate dalla legge.

Inoltre, gli obblighi previsti dall’EUDR non includono il settore finanziario, lasciando l’Ue nella situazione paradossale in cui il suo settore finanziario continuerà a facilitare e trarre profitto dalle attività distruttive di società che producono, lavorano e riforniscono il mercato globale di prodotti legati alla distruzione degli ecosistemi, mentre l’EUDR vieta la vendita di questi stessi prodotti nell’Ue.

Nel 2025 sono previste alcune importanti revisioni dell’EUDR: è importante farci sentire ora per chiedere che il regolamento non venga indebolito, ma rafforzato e attuato efficacemente.

Dall’Amazzonia ai Carpazi, tutte le foreste devono essere protette!

A livello globale, le foreste dell'Amazzonia e dell'Indonesia sono tra le più minacciate.

A luglio 2024, ad esempio, la foresta amazzonica brasiliana ha registrato un drammatico aumento della deforestazione e degli incendi, con oltre 666 km² di deforestazione (una superficie pari a quasi sette volte l’estensione della città di Milano) e un incremento degli incendi del 98% in più rispetto a luglio 2023.

I roghi vengono appiccati per espandere o creare nuove piantagioni destinate alla produzione di mangimi o per fare spazio a pascoli di bovini, e sono aggravati dai cambiamenti climatici.

Purtroppo le foreste in Europa non sono in condizioni migliori.

I Carpazi, una delle regioni forestali più importanti d'Europa, sono in grave pericolo a causa della deforestazione. Si stima che negli ultimi vent’ anni la Romania abbia perso più del 50% delle sue foreste vetuste a causa della deforestazione. Le foreste europee sono la casa di orsi bruni, linci e lupi, un prezioso ecosistema a rischio.

Per porre fine a questo disastro ecologico chiediamo all'Unione Europea di:

  1. Mettere in atto risorse e mezzi di controllo sufficienti, oltre che adeguate ed efficaci sanzioni, nel quadro del nuovo regolamento europeo, per le aziende che continueranno a commercializzare prodotti legati alla deforestazione;
  2. Estendere gli obblighi previsti dall’EUDR al settore finanziario, per fare in modo che banche e assicurazioni smettano di trarre profitto dalle attività distruttive di società che producono, lavorano e riforniscono il mercato globale di prodotti legati alla distruzione degli ecosistemi;
  3. Ampliare il regolamento affinchè garantisca la protezione di altri ecosistemi fondamentali per la salute del pianeta, come le savane e le zone umide;
  4. Rafforzare la tutela dei diritti umani, in particolare quello dei popoli Indigeni, delle comunità forestali tradizionali e delle comunità locali minacciate dalle attività agroindustriali ed estrattive.

Firmando questa petizione sostieni la protezione delle foreste e di altri ecosistemi terrestri come le savane e le zone umide. Ma non è tutto: ci aiuti a fare pressione sui leader politici affinché facciano di tutto per fermare il prima possibile la deforestazione!

Noi abbiamo bisogno
delle foreste per sopravvivere,
ma le foreste hanno bisogno di noi per essere protette!

Firma subito questa petizione

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