STOP
ALLEVAMENTI
INTENSIVI

Allevamenti intensivi, deforestazione e inquinamento sono gli ingranaggi del sistema di produzione industriale del nostro cibo, che devasta gli equilibri della natura. Un modello insostenibile non solo per la salute e l'ambiente, ma anche per le piccole aziende, che continuano a chiudere, mentre pochi grandi gruppi si arricchiscono. Al Governo e al Parlamento italiano chiediamo di invertire la rotta di un modello fallimentare destinato a schiantarsi. Per un futuro senza allevamenti intensivi!

STOP ALLEVAMENTI INTENSIVI
Chiedi al Governo e al Parlamento Italiano di bloccare la costruzione di nuovi allevamenti intensivi e di avviare una conversione ecologica di quelli esistenti.

Fonte di polveri sottili e metano, dannosi per la salute e il clima

In Italia gli allevamenti intensivi, a causa delle emissioni di ammoniaca degli animali e dei loro liquami, sono la seconda causa di inquinamento da polveri fini, le PM2,5: pericolose perché penetrano più profondamente nel nostro organismo e causano ogni anno decine di migliaia di morti premature in Italia. Per tutelare la salute pubblica e tagliare le emissioni di gas a effetto serra come il metano, è necessario ridurre il numero degli animali allevati e la loro concentrazione sul territorio. 

Un consumo insostenibile di risorse

Nel nostro Paese si allevano ogni anno più di 700 milioni di animali. Un numero enorme, che richiede enormi quantità di mangimi e acqua. Circa due terzi dei cereali in commercio nell’Unione Europea non è destinato a diventare pane o pasta, ma mangime per gli allevamenti intensivi, così come oltre un terzo di tutta l’acqua usata dal settore agricolo è utilizzata per questo tipo di allevamenti e per la produzione di colture destinate a diventare mangimi. Con i prezzi del cibo alle stelle, serve una nuova efficienza alimentare: produrre e consumare meno carne, anche per avere più grano a disposizione per le persone!

SERVONO FONDI PER UN'AGRICOLTURA ECOLOGICA

Attualmente l’80% dei fondi europei per l’agricoltura italiana finisce nelle casse di un 20% di grandi aziende agricole e zootecniche, mentre troppe piccole aziende continuano a chiudere: i fondi pubblici e la grande distribuzione premiano le aziende agricole di stampo intensivo e industriale, piuttosto che sostenere le piccole aziende che producono in modo ecologico. Di fatto l’attuale sistema zootecnico si regge su un modello di finanziamenti pubblici, che dovrebbe essere investito per una transizione del settore che aiuti gli agricoltori e che lo renda più sostenibile sotto tutti gli aspetti.


Il sistema degli allevamenti intensivi divora risorse ed è legato a deforestazione e inquinamento che alterano gli equilibri naturali.

Non siamo superiori alle regole della natura: dal benessere animale e dalla protezione degli habitat naturali dipende la salute di tutti noi.

La cruda verità

Tanti animali ammassati in spazi ristretti sono l’ambiente ideale per il proliferare dei virus e rendono queste attività vulnerabili alle sempre più frequenti epidemie e zoonosi. Gli allevamenti intensivi, inoltre, sono luoghi di sofferenza, perché il modello stesso non permette di soddisfare pienamente i principi del benessere animale. 

LE NOSTRE
RICHIESTE

Al Governo Italiano chiediamo:

1 Una moratoria immediata sui progetti di nuova costruzione o ampliamento di allevamenti intensivi.

2 Non destinare più fondi pubblici ad allevamenti intensivi. Sostenere gli allevatori in una radicale transizione del sistema zootecnico intensivo, per dimezzare entro il 2050 il numero di animali allevati.

3 Adottare politiche che promuovano diete principalmente a base vegetale, per ridurre drasticamente (in Ue del 70% al 2030) la domanda di prodotti di origine animale.

4 Adottare misure efficaci per la tutela della risorsa idrica, anche riducendo le produzioni agricole che richiedono più uso di acqua, se utilizzate come mangime e non per consumo diretto umano.

5 Evitare le importazioni di materie prime come la soia utilizzata come mangime, la cui produzione intensiva è legata alla deforestazione e alla violazione dei diritti umani.

6 Migliorare l’attuale proposta di certificazione volontaria dei prodotti di origine animale, assicurando che in etichetta sia chiaro il metodo di allevamento e il livello applicato. L’intera filiera deve essere tracciabile e trasparente e accompagnare la transizione verso sistemi di allevamento più rispettosi del benessere animale.

7 Al Parlamento Italiano chiediamo di approvare la Proposta di Legge che prevede lo stop a nuovi allevamenti intensivi e la riconversione in chiave agro ecologica di quelli esistenti

Le risorse del nostro Pianeta non sono infinite! Terra e acqua vanno usate per coltivare alimenti, non per nutrire animali rinchiusi in allevamenti intensivi.
AIUTACI A COSTRUIRE UN FUTURO SENZA ALLEVAMENTI INTENSIVI!

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