BASTA SOLDI PER
ARMI E GUERRE

Facciamo una “Pace Verde”

In un contesto internazionale tragicamente segnato dal genocidio a Gaza, dalla guerra in Ucraina e da altri 50 conflitti, tutti con un tasso altissimo di vittime civili, soprattutto donne e bambini, l’unica risposta dei governi mondiali, Italia inclusa, sembra essere l’aumento delle spese militari. 

Più armi non significa più sicurezza, ma solo più guerre. 

La sicurezza di cui abbiamo bisogno è un’altra: per questo chiediamo al Governo italiano di fermare la corsa al riarmo investendo quei fondi in energie rinnovabili, per garantire la pace e fermare la catastrofe climatica.

Chiedi al Governo italiano di fermare la corsa al riarmo e investire in energia pulita!

ALLA PACE SERVE UN EMBARGO SULLE ARMI ED ENERGIA PULITA

Di fronte alla guerra in Ucraina, finanziata dai proventi delle fonti fossili e alimentata dalla competizione per le riserve energetiche, il nostro Paese ha risposto con un aumento delle spese militari e con la stipula di nuovi accordi per la fornitura di gas da Paesi poco democratici. Una strada sbagliata. Di fronte al genocidio a Gaza, il governo italiano continua a inviare materiale bellico verso Israele e si rifiuta di revocare il Memorandum di cooperazione militare tra Italia e Israele. Tutto questo è gravissimo e rende l’Italia complice delle violazioni del diritto internazionale del governo Netanyahu.

Per garantire la pace nel mondo non bisogna prepararsi alla guerra, ma lavorare per prevenirla, fermando l’escalation globale con azioni diplomatiche forti e imponendo un embargo totale delle armi verso i Paesi in guerra o che violano il diritto internazionale.

Per garantire l’autonomia energetica, e metterci al sicuro dalla crisi climatica c’è una sola strada: investire nelle energie rinnovabili e accelerare la transizione energetica.

Più armi e fonti fossili porteranno solo più conflitti.

SEMPRE PIU’ CONFLITTI

Più armi non significa più sicurezza. Secondo il Global Peace Index dell’Institute for Economics and Peace, i livelli di pace nel mondo sono in calo dal 2008. Questo crollo della sicurezza globale è avvenuto mentre la spesa militare globale era in forte crescita, tanto che nel 2024 ha raggiunto il record storico di 2.700 miliardi di dollari. 

Allo stesso tempo, gran parte dei danni che stiamo infliggendo al nostro Pianeta rischiano di diventare irreversibili e producono una crescente instabilità.

La scarsità di risorse - di acqua, terreni coltivabili, energia - porterà a nuovi conflitti che le armi e la violenza non riusciranno mai a risolvere, ma solo ad aggravare. 

Per costruire e mantenere la Pace, dobbiamo impegnarci per il disarmo e lavorare per un futuro giusto, equo e rinnovabile.

LA GUERRA DA COMBATTERE È UN’ALTRA

Siamo nel pieno della crisi climatica, con un genocidio che sta sterminando il popolo palestinese e un conflitto in Ucraina che rischia di trascinarci nella terza guerra mondiale: perché continuare a investire in guerre, armi e fonti fossili?

In Italia, oltre il 90 per cento dei comuni è a rischio frane o alluvioni, eventi estremi intensificati dal riscaldamento globale.

Dal 2013 al 2020 il danno economico per l’Italia provocato da alluvioni e frane è stato pari a 22,6 miliardi di euro, per una media di circa 2,8 miliardi ogni anno.

È urgente, giusto e necessario fermare gli investimenti nell’industria bellica ed indirizzare i fondi verso la costruzione di un vero futuro verde e di pace.

“LET’S MAKE A GREEN PEACE!”

Bob Hunter uno dei Fondatori di Greenpeace

  • 1971 - Primo equipaggio di Greenpeace
  • 1991 - Concerto per la pace a Roma
  • 2006 - Azione contro le armi nucleari in Italia
  • 2022 - Azione contro i finanziamenti alla guerra

Facciamo una “Pace Verde”
Greenpeace esiste per costruire un mondo in cui le persone convivano pacificamente, in armonia con la natura. Un mondo in cui le limitate risorse naturali siano rispettate, celebrate e condivise, in cui ci sia cooperazione tra esseri umani e sia rispettata la dignità di ciascuno.


LE NOSTRE
RICHIESTE

Al Governo italiano chiediamo:

1 Fermare la folle corsa al riarmo che minaccia la pace e revocare l’impegno NATO a portare le spese militari al 5% del PIL entro il 2035.

2 Tassare gli extra profitti delle aziende della difesa: la corsa al riarmo ha aumentato gli utili dell’industria militare (+97% dal 2021 al 2024 per la sola Leonardo).

3 Reindirizzare i fondi per incentivare lo sviluppo delle energie rinnovabili, difenderci dagli effetti della crisi climatica e avviare una vera transizione ecologica.

Al Governo italiano e alla comunità internazionale chiediamo di intervenire per:

1 Porre immediatamente fine al genocidio a Gaza.

2 Un cessate il fuoco immediato e permanente in tutti i conflitti in corso.

3 Un embargo globale sulle armi verso tutti i Paesi in guerra.

4 Il rilascio di tutti i civili detenuti illegalmente e degli ostaggi.

FIRMA LA PETIZIONE

firma
ora