Greenpeace

 

L’ACQUA DEL VENETO NON CE LA BEVIAMO

L'acqua potabile di molti Comuni veneti è inquinata da PFAS, sostanze chimiche pericolose presenti negli scarichi di industrie locali che operano quasi indisturbate. UNISCITI A NOI. Chiedi alla Regione Veneto lo STOP immediato degli scarichi di PFAS: salute e ambiente vengono prima del profitto!

CHIEDI AL GOVERNO ITALIANO LA MESSA AL BANDO DEI PFAS

Il problema dell’inquinamento in Veneto è venuto alla luce nel 2013, quando uno studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche rileva la contaminazione da PFAS nei fiumi e nelle acque potabili di una vasta area compresa tra le province di Vicenza, Verona e Padova.

A Marzo 2017 abbiamo lanciato la campagna “STOP PFAS” in Veneto, con un obiettivo molto chiaro: affiancare la popolazione locale, per spingere la Regione, rimasta fino ad allora quasi immobile, ad abbassare i livelli di PFAS consentiti nell’acqua potabile e individuare e fermare tutte le fonti di inquinamento.

Dopo mesi di pressione e mobilitazione, il 3 ottobre 2017 con la delibera 1590, la Regione Veneto ha abbassato drasticamente i limiti di PFAS nell’acqua potabile in tutta la Regione.
E nei 21 Comuni più contaminati, ha potenziato i sistemi di abbattimento di questi inquinanti nell’acqua potabile, raggiungendo così valori di PFAS vicini allo zero.
E’ un primo passo concreto nella giusta direzione!
La battaglia però è ancora lunga: solo alcuni dei Comuni della zona contaminata stanno ricevendo acqua con il nuovo sistema di filtraggio.

La Regione Veneto deve ora garantire al più presto a tutti i cittadini acqua priva di PFAS e deve soprattutto adottare i provvedimenti necessari sul fronte ambientale per individuare e fermare tutti gli inquinatori, avviando subito le necessarie bonifiche.

La salute e la sicurezza dei cittadini viene prima del profitto delle industrie.

Firma la nostra petizione per chiedere alla Regione Veneto di individuare e fermare tutti gli scarichi di PFAS nelle aree colpite dalla contaminazione. Nessun cittadino in Veneto deve bere acqua contaminata!

La mappa dell'emergenza


La contaminazione da PFAS nelle acque di falda e dei fiumi in Veneto, rilevata da ARPAV tra il 2013 e il 2016.


La contaminazione da PFAS nelle acque di falda e dei fiumi in Veneto, rilevata da ARPAV tra il 2013 e il 2016.



La contaminazione riguarda un’area abitata da oltre 350 mila persone compresa tra le province di Vicenza, Verona e Padova.

Gli abitanti delle aree maggiormente contaminate, sottoposti ad esami clinici, hanno scoperto di avere valori di PFOA nel sangue (un tipo di PFAS) 40 volte superiori rispetto a popolazioni italiane che vivono in aree non inquinate. Livelli molto alti di PFAS possono essere associati a forti rischi per la salute, tra cui complicazioni in gravidanza, alcune forme tumorali, alti livelli di colesterolo e problemi alla tiroide.

Migliaia di persone, di associazioni e di gruppi di abitanti della zona contaminata si sono mobilitati scendendo in piazza e firmando la nostra petizione per chiedere alla Regione Veneto di agire in tutela della loro salute.

Spinta da questa grande mobilitazione a Ottobre 2017 la Regione Veneto ha compiuto un primo passo concreto: l’abbassamento drastico dei limiti di PFAS e il potenziamento dei sistemi di abbattimento di questi inquinanti.
Grazie a questo provvedimento, l’acqua potabile di 21 comuni è tornata priva di PFAS.
Una soluzione ancora provvisoria, ma una prima vittoria per la popolazione.

LIMITI A CONFRONTO


 

Questo grafico mostra il confronto tra i livelli di sicurezza relativi alla presenza di alcuni PFAS (PFOA e PFOS) nelle acque potabili di altri Paesi, con quelli stabiliti in Veneto prima e dopo l’Ottobre del 2017.

 

Questo grafico mostra il confronto tra i livelli di sicurezza relativi alla presenza di alcuni PFAS (PFOA e PFOS) nelle acque potabili di altri Paesi, con quelli stabiliti in Veneto prima e dopo l’Ottobre del 2017.


* Si riferisce alla somma di undici PFAS (PFBS, PFHxS, PFOS, 6:2 FTS, PFBA, PFpeA, PFHxA, PFHpA, PFOA, PFNA, PFDA).


Negli Stati Uniti (Ohio-West Virginia) si è verificato un caso simile a quello Veneto. Ma qui le aziende responsabili sono state già condannate a risarcire le vittime dell’inquinamento.

PFAS NELL’ACQUA POTABILE:
I DATI UFFICIALI DEL 2016


Di fronte ad un inquinamento così grave, che interessa un bene vitale come l’acqua potabile, i cittadini hanno il diritto ad un’informazione trasparente.

Dopo un ricorso al TAR siamo riusciti ad avere accesso ai dati sulla presenza di PFAS nell’acqua potabile dei comuni colpiti dalla contaminazione, e abbiamo eseguito campionamenti sull’acqua potabile di 18 scuole primarie.

I cittadini hanno il diritto di conoscere il livello di PFAS nell’acqua potabile del proprio comune! Per questo abbiamo creato un grafico interattivo e accessibile a tutti.

I dati del 2016 mostravano che oltre 130 mila cittadini veneti, avevano ricevuto acqua potabile che negli Stati Uniti non è considerata sicura per la salute umana. Il numero saliva a circa 200 mila abitanti se questi valori venivano confrontati con i livelli di sicurezza adottati in Svezia.

In seguito alla delibera 1590, con cui la Regione Veneto ha abbassato drasticamente i limiti di PFAS nell’acqua potabile, la situazione è migliorata.

Leggi i dati. Per ogni singolo comune presente nel grafico, le barre colorate indicano il livello di PFAS rilevato nell’acqua potabile dei singoli comuni. Il cerchio rosa identifica invece il livello di concentrazione massimo consentito negli USA o in Svezia.

Confronta con Stati Uniti o Svezia. Negli Stati Uniti il limite di PFAS (PFOA e PFOS) oltre cui viene sospesa l’erogazione di acqua potabile è di 70 nanogrammi per litro.
In Svezia la concentrazione di PFAS consentita nell’acqua potabile è pari a 90 nanogrammi per litro, ma è riferita alla somma di ben undici composti.

I PFAS nelle scuole. I punti sulla mappa indicano tutte le scuole oggetto del campionamento.

LA NOSTRA RICHIESTA

Chiediamo al Governo di varare subito una legge che introduca il divieto dell’uso e della produzione dei PFAS in tutta Italia.

Nessuno deve essere lasciato indietro, l’ambiente e tutta la popolazione italiana deve essere protetta e tutelata dai PFAS. Non c’è altro tempo da perdere!

FIRMA LA PETIZIONE!

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