Vogliamo città a misura d'uomo, non giungle urbane.
Dove muoversi, a piedi e in bici, sia un piacere, non una sfida.
Queste città del futuro, più vivibili e più sicure per il clima e la nostra salute dobbiamo costruirle ORA.
Chiediamo ai sindaci di dare inizio ad una rivoluzione urbana, investendo in mobilità alternativa e liberandoci dalle auto diesel.
Più mobilità, meno automobili!
Scrivi ai sindaci di Milano, Torino, Roma e Palermo e chiedi di investire in mobilità alternativa e bandire la circolazione delle auto diesel entro il 2021.
L’IPCC prevede che, al 2050, la popolazione mondiale sarà di 10 miliardi di persone, e due terzi di queste risiederanno in grandi centri urbani.
Consentire a queste persone di muoversi senza impatti negativi sulla loro salute e quella del Pianeta: questa è la grande sfida della mobilità sostenibile.
Mentre nel resto del mondo si stanno sperimentando nuove tecnologie per vincere questa sfida, le nostre città continuano ad essere avvolte dallo smog e in particolare dal NO2: il biossido di azoto emesso dai motori diesel.
A Milano, Torino, Roma e Palermo la qualità dell'aria è tra le peggiori del Paese, con livelli di NO2 fuori norma.
Non possiamo permetterci altro tempo: i governi locali devono ascoltare le richieste dei cittadini e impegnarsi per far compiere alle nostre città un salto verso il futuro, senza ascoltare le lobby dell'industria automobilistica.
A Roma, che ha già individuato una data di scadenza per “i diesel”, chiediamo un percorso chiaro, che cominci subito, per arrivare a fermare quei veicoli: non si può rimandare la salvaguardia della nostra salute da qui al 2024 senza fare nulla nel frattempo.
In molte grandi città del mondo, grazie a politiche e investimenti coraggiosi, intelligenti e innovativi, è in corso una grande rivoluzione urbana della mobilità.
Queste città hanno più aree verdi, spazi per la socialità, un trasporto pubblico efficiente e infrastrutture per la mobilità pedonale e ciclistica.
Promuovono il car sharing e il ride sharing elettrici e offrono servizi su tutto il territorio, così da ridurre il bisogno di lunghi spostamenti.
Sono città con meno smog, meno parcheggi, cittadini più sani e liberi.
Sono già le città futuro.
La città spagnola di Murcia ha vinto il premio European Mobility Week nel 2015 per i suoi straordinari sforzi nel promuovere la mobilità urbana sostenibile e contribuire a migliorare la qualità dell'aria.
La città ha investito su sistemi per rendere più sicura la coesistenza di pedoni, ciclisti e automobilisti. Inoltre, ha proposto soluzioni intermodali come la promozione di portabici sugli autobus e sta compiendo grandi sforzi per promuovere la mobilità elettrica in città.
È una città con cento chilometri di piste ciclabili, dove il 62% (il 12% in più rispetto al 2015) dei residenti sceglie la bici per recarsi al lavoro o a scuola. Ciclisti e pedoni hanno la precedenza agli incroci, e questo rende i loro spostamenti molto più sicuri.
La capitale dell’Ungheria ha visto il Mobility Week Award nel 2009 in seguito ad una profonda trasformazione che ha incluso l’ampliamento delle aree pedonali, l’aumento dei parcheggi a pagamento nel centro cittadino e gli investimenti per migliorare la viabilità metro e tram. A Budapest ci sono nuove piste ciclabili con la possibilità di noleggiare anche le bici.
Oltre a stabilire una data di scadenza per la circolazione dei veicoli diesel, la sindaca di Parigi ha comunicato che entro il 2030 neanche i veicoli a benzina potranno più circolare nella capitale francese. Questo annuncio segue un piano ambizioso per incoraggiare forme alternative di mobilità incentrato soprattutto su nuove piste ciclabili e su investimenti per migliorare i mezzi di trasporto pubblici.
Vincitrice del Mobility Week Award 2013, è la capitale e la città più popolosa della Slovenia.
Entro il 2020 progetta di avere la mobilità così composta: un terzo da mezzi pubblici, un terzo con mezzi non motorizzati e un terzo da veicoli privati.
La seconda città più popolosa in Germania, nei prossimi 20 anni punta a diventare una città senz’auto, realizzando una cintura verde che sia percorribile soltanto in bicicletta o a piedi. Oggi il 45 per cento della rete stradale ha il limite di velocità di 30 km/h, per favorire la mobilità dolce in tutta sicurezza. La città ha circa 1.700 chilometri di piste ciclabili ed è possibile trovare una fermata di autobus ogni 300 metri.
Le città del futuro del nostro Paese dovranno essere il frutto di queste politiche:
divieto progressivo di circolazione dei veicoli più inquinanti alimentati con combustibili fossili;
sistema di trasporto pubblico efficiente e accessibile a tutti. O su veicoli elettrici, a zero emissioni, e condivisi; o in bicicletta o ancora a piedi, su percorsi dedicati, sicuri, piacevoli;
le nostre città dovranno smettere di essere una distesa di lamiere, plastiche e gomme che invadono persino i marciapiedi. Ridisegnare gli spazi ora destinati alle auto, come garage e parcheggi, moltiplicherà i luoghi destinati alle persone, quali aree verdi e zone pedonali, sottraendole alle auto.
Ai sindaci di Milano, Torino, Roma e Palermo chiediamo di far compiere alle città un salto verso il futuro! Attraverso:
FIRMA ORA per chiedere ai sindaci delle città più inquinate d’Italia di dare inizio ad una rivoluzione urbana, liberandoci dalle auto diesel e investendo in mobilità alternativa.
Gentile Sindaco
Il biossido di azoto (NO2) emesso dai motori diesel è uno dei principali responsabili dell'inquinamento atmosferico nella città che Lei governa.
Molte città nel mondo hanno raccolto la sfida della mobilità sostenibile e alcune, grazie a politiche intelligenti, investimenti e innovazione tecnologica, la stanno vincendo. Le nostre città, per ora, non stanno facendo abbastanza e continuano ad essere avvolte dallo smog, in particolare dal NO2: il biossido di azoto emesso soprattutto dai motori diesel.
Nella Sua città, molte centraline di rilevamento segnano valori ben al di sopra di quelli limite indicati dalle norme, e consigliati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come soglia da non oltrepassare per garantire la salute pubblica.
Recenti studi dimostrano che l'esposizione al biossido di azoto causa 75.000 morti premature l'anno in Europa; e l'Italia è il Paese più colpito, con oltre 17.000 casi e una incidenza sulla popolazione quasi doppia rispetto ai valori medi europei. I più esposti a questo inquinante sono i bambini.
Le chiedo di tutelare la salute dei suoi cittadini adottando presto misure di limitazione progressiva della circolazione per i veicoli con motori diesel, di rendere pubblico il Suo impegno a bandire la circolazione delle auto con motore a diesel entro il 2021 e di investire in mobilità sostenibile.
Gentile Sindaco: garantire la salute dei cittadini è una Sua responsabilità. Parigi, Atene, Madrid e altre città europee stanno già fissando la data di scadenza per i diesel. Per questo Le chiedo di impegnarsi concretamente per far compiere anche alla Sua città un salto verso il futuro. Un futuro in cui respirare non sia pericoloso.
Grazie per la Sua attenzione.